Chi Siamo

Valentina Cappelletti

Educatrice, regista, attrice

S’innamora del teatro in giovanissima età. Più tardi capisce che l’insegnamento è la sua vocazione e da quel momento il palcoscenico diventa il centro del suo mondo.
Nel 2018 fonda la scuola di Teatro e Centro di Produzione Artistica QuinteOFF, di cui è attualmente la presidentessa.

Affetta da sindrome di Peter Pan, ama viaggiare ed è mamma di due gatti.

Biografia Completa

Nata a Fiesole il 9 novembre 1987. Il primo incontro con il palcoscenico avviene all’età di 15 anni iniziando a frequentare il corso di teatro con la Compagnia Venti Lucenti diretta da Manuela Lalli e Daniele Bacci. Durante gli anni universitari lavora presso il Festival Teatro Romano di Volterra come organizzatrice e assistente alla direzione artistica. Nel maggio del 2010 si laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo. Nel novembre dello stesso anno inizia a lavorare presso l’A.P.S. Teatri d’Imbarco con mansioni organizzative legate al Teatro delle Spiagge, alla Compagnia Teatri d’Imbarco e alla Scuola di teatro l’Imbarco.

Prosegue la sua formazione teatrale frequentando corsi e stage con: Vania Rotondi, Giovanni Esposito, Mario Grossi, Riccardo Naldini, Anna Meacci, Marco Natalucci, Nicola Zavagli.

Grazie all’incontro con Vania Rotondi dal 2013 diventa educatrice teatrale per varie fasce di età: dai bambini di 5 anni fino agli anziani over 65. Ideatrice e coordinatrice di alcuni progetti in collaborazione con il Q5 di Firenze tra cui “Io mi ricordo” – Laboratorio teatrale per ragazzi over 65, di cui ha curato la scrittura e la regia degli spettacoli – “I nostri favolosi anni 60” (2014), “Nonno raccontami” (2015), “La nostra alluvione” (2016), “La testa in aria” spettacolo sul tema delle case di riposo e della sindrome di Alzheimer (2018).

Dal 2019 collabora con l’associazione Insieme per Brozzi-Gruppo 334 con cui porta avanti il laboratorio teatrale per ragazzi over 65 che culmina con la messa in scena dello spettacolo “Trecce di paglia: viaggio teatrale tra intrecci di cappelli, donne e libertà” grazie a cui partecipa, nello stesso anno, al Festival L’eredità delle donne.

Contemporaneamente lavora come educatrice presso l’Associazione Musica Oltre con il progetto “Teatro per crescere insieme” all’interno della proposta formativa del CRED del Comune di Firenze.

Dal 2015 si occupa dell’insegnamento teatrale presso la Scuola dell’infanzia e la Scuola primaria Santa Maria all’ Antella.

Insieme a Guido Materi cura la regia e la drammaturgia di alcuni spettacoli di teatro ragazzi presentati nel cartellone del progetto Le Chiavi della Città a cura del Comune di Firenze: “L’ Incredibile storia di Lupo e Capra”, “L’Elefantino Millecolori” e “Leggere giocando” nelle scuole del comune di Campi Bisenzio.

Nel 2018 entra a far parte dell’Associazione Culturale QuinTe InstAbili e fonda insieme a Guido Materi il progetto di formazione e produzione teatrale QuinteOFF .

Dal 2019 è insegnante di teatro presso la Scuola di Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

Le Altre Voci

Cristina Pelissero

Attrice, insegnante, traduttrice

Nata e cresciuta a Torino da mamma francese e papà (qui si dice così) piemontese, lascia la Mole per laurearsi in traduzione alla SSLMIT di Forlì. Il suo amore per i viaggi e la sua curiosità la fanno sempre ripartire. Complice un lavoro per una compagnia aerea e un amore, decide di fermarsi a Firenze, dove riscopre nel teatro una passione dimenticata. Con suo progetto Let’s Play! usa il teatro per insegnare l’inglese ai bambini in modo facile e divertente.

Ama raccontare storie, la musica rock e la cioccolata. E conosce un rimedio infallibile contro il singhiozzo.

Emanuel Baldi

Attore, Referente Tecnico, Grafico

Frequenta l’ambiente teatrale da una ventina d’anni, investigando quel filo misterioso che dalle letture sceniche lo hanno portato direttamente sul palco. Di lavoro farebbe tutt’altro, ma non è raro vederlo aggirarsi indaffarato davanti e dietro le quinte.

Curioso di natura, ama il mondo dei giochi da tavolo, emozionarsi delle piccole cose e scovare geocache impossibili.